Un piroscafo, l’attraversamento del mare di Alborán, l’ultimo pezzo di Mediterraneo arrivando a Gibilterra, una tempesta più o meno improvvisa, metà della Royal Navy mal ancorata nella rada del porto del protettorato inglese, una manovra azzardata del capitano John McKeague, la spinta improvvisa del mare sull’ariete sottomarino di una corazzata inglese, lo squarcio a poppa. È così che affonda Utopia, piroscafo della Compagnia di navigazione inglese Anchor Line, la sera del 17 marzo del 1891. Trasportava emigranti dalle regioni del Mezzogiorno a New York. Era iniziata la grande emigrazione italiana verso il continente americano. L’utopia di un sogno che s’infrange tra i marosi a Gibilterra. Un lungo silenzio durato centotrent’anni prima del riaccendersi dell’attenzione per una tragedia remota che ha sepolto quasi seicento uomini, donne e bambini.
«Dopo dieci anni di ricerche in archivi italiani, europei e americani ho ricostruito una vicenda volutamente dimenticata dalla politica del tempo. Una tragedia precedente alla nascita di Ellis Island, segnata dalla difesa degli interessi britannici da parte di Francesco Crispi, piuttosto che delle famiglie delle vittime».
Gianni Palumbo, autore
Il laboratorio certificato Canson Infinity MONTETULLIO LAB ha curato le stampe realizzate su Canson Infinity Velin Museum Rag 315 g/m²
Autore
Gianni Palumbo
Evento
Dal 23 Settembre al 4 Ottobre all’interno della IX edizione della manifestazione JAZZ’INN
Luogo
Palazzo Ex Gil – Ingresso Auditorium
Via Milano
Campobasso
Orari 10:00 – 13:00 e 16:00 – 20:00
Stampatore
MONTETULLIO LAB
Strada Montetullio, Zona F
74015 Martina Franca (TA)
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